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Voglio cambiare lavoro ma non so cosa fare: supera la paura e progetta la tua nuova carriera con il Life Design

Voglio cambiare lavoro ma non so cosa fare: supera la paura e progetta la tua nuova carriera con il Life Design

life design cambiare lavoro a 30 anni

Se anche tu, ogni mattina, ti svegli con quel groppo alla gola, quello che ti fa dire “voglio cambiare lavoro, ma non so come fare”, voglio dirti questo: non sei da sola. E sì, puoi dare una svolta alla tua carriera anche se hai 30, 40 o 50 anni. Come? Pianificando ogni fase del tuo cambiamento, passo per passo.

Devi sapere che quello del cambio lavoro, cambio vita, è stato uno dei miei pallini fissi per anni. Per tanto tempo mi sono sentita incastrata in una carriera che non sentivo mia, e questo mi ha portato a farmi tante domande. Da quella che probabilmente ti stai facendo tu, oggi “voglio cambiare lavoro, ma non so come fare” a “ho paura di cambiare carriera”, ma anche “ne vale davvero la pena?”, fino a quella più filosofica di tutte “perché il lavoro è così importante?

L’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.

Steve Jobs

Dopo aver rimuginato, letto, e ascoltato tante voci, sono arrivata alla conclusione che per noi la carriera è più di uno stipendio. È la cosa che occupa più ore nelle nostre giornate. È il centro delle nostre vite. E, per questo, un lavoro che ci serva solo per portare a casa la pagnotta non è più abbastanza: abbiamo bisogno che il lavoro ci faccia sentire realizzate

Forse questo ragionamento ti può sembrare un po’ superficiale, ma in realtà è molto più profondo. Se anche tu ti trovi incastrata in una carriera che non è tua, ti sarai accorta quanto questa frustrazione ha delle conseguenze anche sulla tua salute fisica e mentale. Il problema è che spesso scegliamo il nostro lavoro pensando esclusivamente alla componente economica. Che, ovviamente, è fondamentale. Ma ci costringe, in molti casi, a mettere in secondo piano la nostra realizzazione e il nostro benessere personale.

Lo dimostra anche questo studio condotto da Sodexo, azienda leader nei servizi per la qualità della vita e benefit aziendali. Sodexo ha svolto l’indagine su un campione di 1200 persone tra i 18 e i 65 anni, valutando il loro grado di soddisfazione su argomenti come: retribuzione, orari, contratto, benefit e ambiente di lavoro. L’esito dello studio? Il 68% di loro ne è insoddisfatto. Una cifra altissima, che ci mette davanti agli occhi il fatto che il nostro pensiero ricorrente “voglio cambiare lavoro, ma non so come fare”, non sia solo un vizio, un capriccio, una cosa passeggera. Ma un problema che condividiamo con tante persone. 

68% delle persone non è soddisfatto del suo lavoro

68% delle persone non è soddisfatto del suo lavoro


In questo articolo cercheremo di andare più a fondo, e scardinare quelle che sono le nostre convinzioni sul mondo del lavoro:

  • Paura di cambiare lavoro dopo i 30 e i 40 anni,
  • Cambiare lavoro e pentirsi? No, grazie!

Due paragrafi per approfondire tutte le nostre paure legate al cambiamento, e alcune tecniche estrapolate dal Life Design che ti aiuteranno ad avere una visione più chiara della carriera che desideri, e su come raggiungerla.

Hai paura di cambiare lavoro? Non ti preoccupare, è normale

Cambiare lavoro fa paura. Paura di perdere le sicurezze che avevamo raggiunto, paura di quello che gli altri diranno di noi, paura di non sapere esattamente cosa ci aspetta. Ogni volta che andiamo verso un cambiamento, abbandoniamo l’immagine che abbiamo di noi stessi, trasformando anche la nostra identità e il ruolo che abbiamo nella società. Dici poco!

Martha Beck, una delle più famose studiose di Life Design, ci spiega che quando il desiderio di cambiamento nasce in noi, dobbiamo attraversare 4 fasi fondamentali prima di realizzarlo. Per aiutarci a comprenderle meglio, le riassume nella metafora della farfalla:

  1. il bruco si racchiude nella crisalide;
  2. trasforma se stesso lasciando andare ciò che era, riconfigura le sue cellule in una nuova forma;
  3. pian piano rompe il bozzolo e inizia a riemergere;
  4. spicca il volo in tutta la sua rinnovata bellezza. 
cambio lavoro le 4 fasi

Le 4 fasi del cambiamento

Con questa semplice metafora, Martha Beck ci vuole spiegare che prima di lanciarci a capofitto in una nuova strada, dobbiamo sciogliere la nostra identità, per poi ricostruirne una nuova. Non dobbiamo trasformarci: siamo sempre noi, con i nostri valori e le nostre abilità, ma possiamo assumere una forma diversa. Trasformarci nella versione migliore di noi.

Lasciare ciò che conosciamo e metterci in gioco per andare verso l’ignoto non è facile. E ogni età ha i suoi bisogni e i suoi timori, che ci portano ad affrontare i cambiamenti in modo diverso. 

Ma come possiamo cambiare lavoro, in maniera positiva e fruttuosa, a età diverse? 

Cambiare lavoro dopo i 30 anni

Finita l’università c’è sempre un momento di forte, fortissimo cambiamento. Ansie, stress, aspettative da raggiungere: si concentrano tutte in questo periodo. 

Cambiare lavoro a 30 anni

Cambiare lavoro a 30 anni

Ma spesso diventare indipendenti economicamente e iniziare a mettere a frutto tutti gli studi fatti è davvero difficile. Stage mal pagati o non retribuiti, in cui magari nemmeno si riesce nemmeno a fare un’esperienza qualificante. Oppure può capitare di trovare un impiego buono sotto l’aspetto economico ma frustrante per le mansioni da svolgere. 

In ogni caso ci si sente ingabbiati in un mondo del lavoro che è lontano dalle aspettative che durante il periodo di studi ci si era fatti. E spesso non si vedono vie d’uscita perché tutto sembra cristallizzato dentro certi schemi.

Come prendere in mano la situazione? Ci sono molte strade per poter uscire da questa situazione, ognuno deve trovare la propria a seconda del proprio carattere e inclinazione. Se anche tu sei nel nostro gruppo del “voglio cambiare lavoro, ma non so come fare”, la cosa fondamentale è avere l’approccio giusto: aprire la mente a spunti e punti di vista diversi, che possono portarci a nuove soluzioni. 

Ti consiglio di provare ad assumere la mentalità del designer. Cosa significa? Vuol dire provare a immedesimarsi in un progettista: hai un problema, e devi elaborare un prototipo per superarne i limiti.

Ad esempio, ipotizziamo che tu abbia appena finito l’università. Non hai idea di come orientarti nel mondo del lavoro, e guadagnare. Non sai ancora se ti piacerebbe fare una vita da ufficio, oppure se preferiresti lavorare da casa come freelance. Se vuoi un orario strutturato, oppure uno super elastico. Oppure hai un’idea, un piccolo progetto personale, ma non sai come trasformarlo in una startup.

La prima cosa che ti consiglio di fare è di provare ad immaginare e pianificare diversi percorsi. Considerando il fatto che ci sono fondamentalmente 4 modi per guadagnare: 

  1. da investimenti
  2. da lavoro dipendente
  3. da freelance/impresa offrendo prodotti
  4. da freelance/impresa offrendo servizi ed esperienze 

Quale di questi puoi e desideri sperimentare? Prendi carta e penna: scrivi, disegna, prototipa. Visualizzare i tuoi pensieri sottoforma di lettere e forme, ti aiuterà a riordinare le possibilità, a scartare quelle che non senti tue, e ad approfondire quelle che senti più tue.

Cambiare lavoro dopo i 40 anni 

I 40 anni. Ci dicono che ormai a quell’età dovremmo essere sistemati, con famiglia, con una carriera ben avviata, una casa e tutta la stabilità che del caso. E se non hai, o non desideri tutto ciò, be’. Sei irrimediabile.

Non è vero.

Cambiare lavoro a 40 anni

Cambiare lavoro a 40 anni

I 40 anni sono proprio una delle età in cui avvengono i cambiamenti più significativi. Abbiamo accumulato esperienza, abbiamo messo a punto diverse competenze, e siamo nel momento migliore per mettere a frutto tutto ciò che siamo verso una svolta positiva per riuscire a realizzarci pienamente. Per creare l’equilibrio perfetto tra carriera e vita privata. 

Insomma, è il momento di aprire quel cassetto e iniziare a mettere in atto il nostro grande sogno.

Quindi, se anche tu ti chiedi “voglio cambiare lavoro, ma a quarant’anni non so come fare”, il consiglio che ti do è quello di cambiare prospettiva. Non chiederti “cosa mi piace fare?”, ma prova a farti domande diverse: 

  • Cosa riempie ora la mia vita?
  • Cosa non vorrei più nella mia vita?
  • Sto usando tutto il mio potenziale?
  • Cosa è importante per me? 
  • Cosa mi dà senso?
  • Come posso usare le mie competenze professionali in un altro ambito lavorativo? Magari uno che più rispecchia i miei valori?

È il momento di ascoltarci, di scrivere nero su bianco tutte le risposte alle domande precedenti. Insomma: parlando da designer, diremmo che è arrivato il momento di fare una bella raccolta dati. 

Cambiare lavoro e pentirsi? No! 

Non fare un colpo di testa. Non dire “mollo tutto, da domani cambio e non torno più indietro”. No. Se vuoi cambiare lavoro senza pentirti della scelta ti consiglio di pianificarlo, questo cambiamento. Diffida da chi ti consiglia di fare un cambiamento drastico, se non è nelle tue corde. Comincia, invece, ascoltandoti. Progettando una visione che sia tua, individuando tanti piccoli obiettivi concreti, raggiungibili. E aggiustando il tiro passo dopo passo. 

Molti si fermano al primo ostacolo pensando di aver preso la decisione sbagliata. Ma ogni progettista sa che ogni progetto, prima di funzionare, deve essere messo a punto in tutte le sue parti, provando e testando ciò che funziona di più. 

Sempre lei, Martha Beck, la nostra Life Designer e docente ad Harvard, ci dice una cosa importante. Cambiare lavoro vuol dire iniziare ad ascoltare la propria voce interiore. O, come lo chiama lei, il proprio sé essenziale. E ogni volta che ascoltiamo il nostro sé essenziale, respiriamo la sensazione di libertà. Le cose iniziano a cambiare e la nostra vita inizia ad essere inondata da un’energia che prima non conoscevamo.

Matha Beck, Life Designer Link: https://www.youtube.com/watch?v=8juaOJeD_mI&ab_channel=MarthaBeck%2CInc

Cosa fare prima di licenziarsi

Ascoltati. La storia di ognuno di noi è diversa, così come il carattere e le possibilità. Prima di prendere qualsiasi decisione drastica, inizia un percorso che ti aiuti ad ascoltare profondamente te stessa. Come ci suggerisce Martha Beck nel video che abbiamo appena visto, non abbandonare il tuo lavoro di sempre. Non trascurare la famiglia. Ma ritagliati, ogni giorno, 15 minuti da dedicare all’ascolto di te. 

Chiediti quali sono i tuoi valori, i tuoi talenti, i tuoi sogni. E prenditi tutto il tempo che ti serve per ascoltarti davvero, raccogliere i dati, ipotizzare diversi scenari, e testare le tue idee prima di prendere decisioni forti. Come il licenziamento. 

Noi designer, nel nostro gergo, chiamiamo questa fase quella della prototipazione. In poche parole, testiamo la fattibilità di un prodotto (in questo caso, di un’idea) prima di metterlo in produzione. In questo caso noi lo faremo con un progetto meno palpabile, ma non per questo meno concreto. La progettazione di un nuovo lavoro.

Degli strumenti molto utili, in questa fase, sono la meditazione e un quadernetto. La meditazione ci aiuta a entrare in contatto con noi stessi, e il quadernetto ci aiuta a tenere traccia delle sensazioni, delle riflessioni. Di quello che abbiamo carpito dall’ascolto di noi stesse: cosa ci dà gioia, quali sono i nostri valori, e in cosa crediamo.

Questo processo richiede tempo, non bisogna avere fretta di trovare risposte. Ma lasciare che emergano naturalmente. Ognuno di noi ha i propri tempi e la cosa importante è imparare a rispettarli. Questo non vuol dire rimanere inattivi, vuol dire mettersi alla ricerca e attendere che le risposte arrivino, senza forzare.

Pianifica il percorso verso il tuo nuovo lavoro

Dopo aver raccolto i dati, inizia a comporli in un progetto. È così che inizia la fase di prototipazione: prendi le idee che ti hanno entusiasmato, e prova ad approfondirle. Ad esempio, usa internet per scoprire che mansioni svolgono le persone che fanno una professione simile a quella che desideri fare. Oppure, se vuoi aprire una startup, verifica che la tua idea non sia già stata sviluppata. Studia quali sono i tuoi possibili competitor e come si muovono.

Ti suggerisco di usare LinkedIn per cercare profili simili a ciò che ti piacerebbe fare, o persone che lavorano per l’azienda dei tuoi sogni. Magari prova a contattarli per fare due chiacchere con loro. Non aver paura, le persone amano parlare di sé e se chiedi 15 minuti tempo per poter conoscere la loro esperienza, difficilmente ti diranno di no. Non hai niente da perdere!

In questa fase di prototipazione, ascoltare le esperienze degli altri ci aiuta a sviluppare un’idea più concreta e consapevole di “come funziona” questo nuovo lavoro, di quali competenze ci servono effettivamente, e di quanto tempo. Insomma: le esperienze degli altri sono fondamentali per progettare nei minimi dettagli il nostro prototipo, e trasformarlo in un progetto concreto. Così da uscire dalla fase “voglio cambiare lavoro, ma non so come fare”, e andare verso quella del “voglio cambiare lavoro, e so esattamente come fare”.

Holistic Life Design

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